Arnold Rothstein

Nato: 17 gennaio 1882, New York City
Morto: 6 novembre 1928, New York City
Nickname: The Brain, The Fixer, the Big Bankroll
Associates: Charlie “Lucky” Luciano, Meyer Lansky, Dutch Schultz, Jack “Legs” Diamond

Arnold “The Brain” Rothstein potrebbe aver fatto di più per corrompere lo sport – e, inversamente, incoraggiare le riforme – di qualsiasi altra singola persona nei primi decenni del XX secolo. Rothstein ha sempre negato, ma era l’uomo sospettato da molti di aver progettato lo scandalo del baseball di Chicago “Black Sox”, quando i giocatori lanciarono le World Series del 1919.

Rothstein aveva una passione per il gioco d’azzardo, specialmente i giochi di casinò, carte e corse di cavalli, ma usava anche una vasta rete di consiglieri per limitare l’incertezza nei risultati delle sue scommesse. È stato accusato di aver progettato i risultati di molte corse di cavalli, per esempio. Si dice che gestisse un casinò illegale a Manhattan.

Fu incriminato ma mai condannato per aver truccato le World Series del 1919 e ha sempre insistito che, sebbene avesse fatto dei soldi scommettendo sul risultato, altri, forse usando il suo nome, avevano effettivamente compromesso i giocatori dei Chicago White Sox. Le testimonianze di un certo numero di giocatori dei White Sox consegnate al gran giurì scomparvero misteriosamente, e nessuno dei giocatori (otto dei quali, incluso il famoso Shoeless Joe Jackson, furono banditi a vita dal baseball) testimoniò durante il processo vero e proprio, citando le protezioni del Quinto Emendamento contro l’autoincriminazione.

Il proibizionismo aiutò Rothstein a raggiungere nuove vette di potere e reddito. Rothstein fu più veloce di alcuni dei suoi colleghi mafiosi a vedere gli enormi profitti che potevano derivare dalle vendite illegali di alcolici vietati. In particolare, anche se Rothstein era spesso considerato un membro professionale, persino corporativo, della mafia, non aveva paura di usare le sue connessioni con le violente bande di strada di New York City per promuovere i suoi interessi commerciali.

Rothstein era un giocatore importante nei crescenti sindacati della mafia della East Coast prima e durante il proibizionismo, finché non fu ucciso il 4 novembre 1928, al Park Central Hotel di Manhattan. Alcuni incolparono dell’omicidio un giocatore di poker a cui Rothstein doveva un debito di gioco di 300.000 dollari. Anche se Rothstein ci mise un giorno a morire, si rifiutò di dire alla polizia chi era stato, e il giocatore non fu mai accusato.

La sua morte – e la rottura dell’associazione criminale di Rothstein a New York City – aiutò a spianare la strada al sindaco riformatore Fiorello La Guardia.

Rothstein ha ispirato molti personaggi in romanzi e film, apparendo nei racconti di Damon Runyon, nel romanzo classico di F. Scott Fitzgerald Il grande Gatsby, nei film Otto uomini fuori e Il padrino, parte II, e nella serie televisiva Boardwalk Empire.

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