Assurdità in un mondo alla rovescia: Da dove vengono le barzellette sul ‘rovesciamento russo’?

1986. Ronald Reagan inizia il suo secondo mandato come presidente e cerca una comprensione reciproca con il nuovo leader sovietico, Mikhail Gorbaciov. La guerra fredda sarà finita in cinque anni, ma nessuno lo sa ancora. Il mondo è stanco del confronto che dura da 40 anni, ed è allora che Yakov Smirnoff, un comico americano di origine russa, fa le sue famose battute “Nella Russia Sovietica”.

In uno spot della birra Miller, Smirnoff (che si era soprannominato come la famosa vodka russa) appare in compagnia di giovani che bevono e ridono in un bar. “In America, c’è un sacco di birra light e si può sempre trovare una festa!” Dice Smirnoff con un sorriso, ma poi ricorda qualcosa della Madrepatria e finisce: “…In Russia, il partito ti trova sempre!”

Tutto è diverso

Lo spot fu molto popolare, aumentando la fama di Smirnoff. Divenne noto come l’autore dello scherzo del “rovesciamento russo”: si dice qualcosa, e poi si sostituiscono il soggetto e l’oggetto per mostrare quanto assurda e (soprattutto) spaventosa fosse la vita sotto il comunismo.

Oggi, è soprattutto un meme popolare di Internet con le sue regole. Per esempio, da quando l’URSS è crollata, ci si riferisce alla “Russia” come “Russia sovietica” (per distinguere il nuovo stato dal suo passato socialista). Di solito, la prima frase, che descrive la vita “normale” nel mondo occidentale, viene omessa, e la seconda finisce sempre con “TU!!!” con due punti esclamativi in corsivo.

Per esempio:

“In America, voi diffidate del governo. Nella Russia sovietica, il governo diffida di TE!”

“In America, tu finisci la frase. Nella Russia sovietica, la sentenza finisce TU!”

“In America, tu infrangi la legge. Nella Russia sovietica, la legge rompe TE!”

Radici ed evoluzione

Anche se Smirnoff ha reso popolare la battuta, la sua originalità è ampiamente messa in dubbio. Come ha scritto il Time nel 2015, il comico Bob Hope, che era appena tornato da un viaggio a Mosca, disse durante la cerimonia degli Oscar del 1958 che c’era una TV in tutte le stanze del loro hotel di Mosca, “ma ti guarda.”

E c’è di più! Come il Time ha menzionato nello stesso articolo, la storia del “rovesciamento russo” risale probabilmente al 1938, quando il cantautore statunitense Cole Porter creò il musical, Leave It to Me! In una scena un uomo cerca di dare la mancia a un messaggero, ma riceve una risposta severa: “Niente mance. Nella Russia sovietica, il messaggero ti dà la mancia.”

Ad ogni modo, possiamo essere sicuri che le battute sulla Russia sovietica sono vecchie. Ciò non significa che non cambino con il passare del tempo. Dopo la fine della Guerra Fredda, le barzellette sono diventate meno politiche e più vicine all’assurdo allegro. Basta guardare queste:

Nella Russia sovietica, il water tira lo sciacquone a VOI!!!

Nella Russia sovietica, il bar entra in VOI!!!

Nella Russia sovietica, la banca vi deruba!!!

E così via. A volte le inversioni russe funzionano con frasi iconiche della cultura pop. Ricordate la vecchia hit di MC Hammer, U Can’t Touch This? Beh, indovinate un po’ – nella Russia sovietica, “questo” non può toccarvi! E per quanto riguarda la banca, c’è un’altra versione: “Nella Russia sovietica, tu rapini le banche. Nell’America capitalista, le banche rapinano TE! In un certo senso, è una questione filosofica dopo tutto – Chi rapina Chi?

Nel caso in cui vogliate sapere di più sulla cultura russa che sui rovesci russi, abbiamo un articolo sul perché dovreste leggere Anton Cechov proprio ora. (Cechov non vi leggerebbe nemmeno nella Russia sovietica perché è morto da più di un secolo.)

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