La saturazione di ossigeno nel sangue è la percentuale di emoglobina che trasporta ossigeno. E’ accettato che i neonati sani a termine che respirano aria ambiente hanno livelli di saturazione di ossigeno del 95% o superiori, simili a quelli degli adulti (Levesque 2000). I livelli di saturazione di ossigeno nel sangue devono essere attentamente bilanciati nei bambini nati prematuramente. Livelli di saturazione elevati sono associati alla retinopatia della prematurità (ROP) e livelli di saturazione inferiori a una maggiore mortalità (SUPPORT 2010; BOOST II 2013).
La pratica attuale è quella di mantenere le saturazioni di ossigeno dei neonati prematuri tra l’88 e il 93%. Dopo 36 settimane di età post-mestruale, il rischio di ROP è notevolmente ridotto e queste saturazioni di ossigeno target sono in genere aumentate a più del 93%. Saturazioni più basse oltre questo periodo sono associate ad uno scarso aumento di peso e sono considerate a rischio di sviluppare un’ipertensione polmonare (Poeti 1998). Molti dei neonati più piccoli e prematuri continueranno a richiedere ossigeno ispirato supplementare dopo 36 settimane di età postmestruale per mantenere saturazioni superiori al 93%, la cosiddetta “malattia polmonare cronica della prematurità”. Alcuni di questi bambini avranno bisogno di essere dimessi a casa con ossigeno supplementare. La necessità di ossigeno a domicilio è determinata dalla misurazione della pulsossimetria prima della dimissione.
Un dispositivo di recente sviluppo, il Masimo Radical 7, è ora in uso diffuso nei neonati pretermine prossimi alla dimissione dall’unità neonatale. Questo dispositivo è più accurato (Bohnhorst 2002), deriva misure fisiologiche extra dai dati di saturazione dell’ossigeno (frequenza cardiaca e indice di perfusione) e offre una memorizzazione dei dati a più lungo termine rispetto ad altri modelli attualmente in uso clinico. Inoltre, il Masimo Radical 7 con il suo software di analisi è in grado di contare e misurare i cali a breve termine della saturazione di ossigeno (Sedowofia 2008). Uno studio sulla saturazione di ossigeno può essere misurato in termini di saturazione globale di ossigeno, e/o il numero, la durata e la gravità di questi cali. L’uso crescente del Masimo Radical 7 per registrare gli studi di saturazione dell’ossigeno nei neonati pretermine prossimi alla dimissione dall’unità neonatale ha rivelato, per un numero significativo di neonati, più episodi di saturazione ridotta dell’ossigeno sospettati in precedenza e spesso non clinicamente evidenti. A causa della scarsità di dati registrati da bambini sani a termine nel periodo immediatamente neonatale, il tracciato “normale” di Masimo Radical 7 non è ben definito e il significato di questi brevi cali della saturazione di ossigeno non è chiaro. La definizione di limiti di saturazione accettabili dipende da una comprensione completa di ciò che è normale: in altre parole, derivare adeguati limiti di riferimento da centinaia di neonati sani (CLSI 2008; Pan 1990).
Sono stati condotti molteplici studi sui livelli di saturazione di ossigeno nei neonati, ma dispositivi e protocolli disparati ed eterogeneità di età, gestazione e morbilità dei soggetti precludono qualsiasi limite di decisione clinica universale per il profilo di saturazione di ossigeno normale nei neonati nati prematuramente. Inoltre, come notato in precedenza, la maggior parte dei monitor di saturazione dell’ossigeno attualmente in uso non cattura i cambiamenti a brevissimo termine nella saturazione dell’ossigeno.
Questo studio definirà i limiti di riferimento preliminari per la pulsossimetria nei neonati a termine sani appena nati, al fine di poter meglio interpretare le registrazioni di saturazione dell’ossigeno effettuate nei neonati pretermine prossimi all’età corretta a termine e alla dimissione ospedaliera. I ricercatori valuteranno la fattibilità della raccolta dei dati e utilizzeranno i dati per informare un successivo studio più ampio.