Il diossido di carbonio (CO2) è un gas inodore e non infiammabile composto da un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno.
Il diossido di carbonio è il bi-prodotto della combustione dei combustibili fossili e anche di quasi tutta la respirazione cellulare vivente. (L’unica eccezione conosciuta sono i batteri chemiosintetizzatori delle bocchette vulcaniche del mare profondo). La respirazione cellulare delle piante avviene nel ciclo notturno, quando bruciano l’energia prodotta nella fotosintesi.
Tra i gas serra, l’anidride carbonica è il principale motore dell’effetto serra, dovuto non solo alla sua abbondanza nell’ambiente ma anche alla sua interazione con il metano. Quando il metano entra in contatto con l’anidride carbonica, elimina una delle molecole di ossigeno della CO2, lasciando una singola molecola di monossido di carbonio, che poi reagisce con l’ozono per distruggerlo. L’anidride carbonica nell’atmosfera ha anche l’effetto di acidificare l’oceano perché si dissolve nell’acqua formando acido carbonico.
L’impatto ambientale del CO2 è alla base della crescente spinta di paesi, aziende e persino individui a ridurre le loro impronte di carbonio, a volte con l’obiettivo di diventare carbon-neutrali o addirittura carbon-negativi. Per raggiungere questi obiettivi, si sforzano di bilanciare e compensare la quantità di anidride carbonica rilasciata nell’atmosfera dalle loro attività.