WASHINGTON – Pete Buttigieg, il primo candidato presidenziale americano apertamente gay a montare una campagna importante, è emerso come uno dei leader nelle prime gare di nomina del Partito Democratico.
Mentre l’orientamento sessuale di Buttigieg non è stato un problema importante nella corsa democratica, molti credono che diventerebbe un punto di contesa se vincesse la nomination per affrontare il presidente Donald Trump a novembre.
Da parte sua, Buttigieg non tromba né nasconde la sua sessualità. Sul sentiero della campagna, parla di essere gay in termini di valori familiari, sottolineando di avere un matrimonio omosessuale amorevole e impegnato, e di ciò che la sua candidatura dice sull’inclusione e l’uguaglianza nell’America di oggi.
“Una delle cose migliori di questa campagna è stata poter incontrare, specialmente i giovani che non sempre sanno se la loro famiglia o la loro comunità ha un posto per loro o per il loro paese. And being able to insist, the fact that I’m standing here, that, yes you do ,” Buttigieg said recently at a Democratic town hall in Las Vegas, Nevada.
WATCH: Is America Ready to Elect a Gay President?
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Political evolution
The 38-year-old former two-term mayor of a small city in Indiana and a military veteran of the Afghanistan war has become a legitimate contender for the Democratic presidential nomination, emerging as the delegate leader after the first two nominating contests.
The early viability of Buttigieg’s candidacy is the latest sign of increasing public acceptance of diverse sexual orientations in the United States.
“Il successo di Pete in questa campagna rappresenta un’evoluzione nella politica americana, sconvolgendo le nozioni tradizionali di eleggibilità e dimostrando che l’America è pronta ad eleggere il suo primo presidente apertamente gay”, ha detto Elliot Imse, direttore della comunicazione del LGBTQ Victory Fund.