Maria Mandl

Mandl nacque a Münzkirchen, nell’Alta Austria, allora parte dell’Austria-Ungheria, figlia di un calzolaio.

Lavoro nei campiModifica

Dopo l’Anschluss della Germania nazista, Mandl si trasferì a Monaco, e il 15 ottobre 1938 entrò nello staff del campo come Aufseherin a Lichtenburg, un primo campo di concentramento nazista nella provincia di Sassonia dove lavorò con altre cinquanta donne SS. Il 15 maggio 1939, insieme ad altre guardie e prigionieri, Mandl fu inviata al campo di concentramento di Ravensbrück, appena aperto, vicino a Berlino. Impressionò presto i suoi superiori e, dopo essersi iscritta al partito nazista il 1° aprile 1941, fu elevata al grado di SS-Oberaufseherin nell’aprile 1942. Supervisionò l’appello giornaliero, gli incarichi per le Aufseherinnen e le punizioni come le percosse e le fustigazioni.

Il 7 ottobre 1942, Mandl fu assegnata al campo Auschwitz II-Birkenau dove succedette a Johanna Langefeld come SS-Lagerführerin del campo femminile sotto il comandante delle SS Rudolf Höß. Come donna non poteva mai superare un uomo, ma il suo controllo sia sulle prigioniere che sulle sue subordinate era assoluto. L’unico uomo a cui Mandl riferiva era il comandante. Controllava tutti i campi femminili di Auschwitz e i sottocampi femminili tra cui Hindenburg, Lichtewerden e Raisko.

Mandl promosse Irma Grese a capo del campo femminile ungherese di Birkenau. Secondo alcuni resoconti, Mandl stava spesso al cancello di Birkenau aspettando che una detenuta si girasse a guardarla: quelle che lo facevano venivano portate fuori dalle linee e non se ne sentiva più parlare. Ad Auschwitz, Mandl era conosciuta come La Bestia, e per i due anni successivi partecipò alle selezioni per la morte e ad altri abusi documentati. Firmò le liste dei detenuti, mandando circa mezzo milione di donne e bambini a morire nelle camere a gas di Auschwitz I e II.

Mandl creò l’Orchestra femminile di Auschwitz per accompagnare gli appelli, le esecuzioni, le selezioni e i trasporti. Una prigioniera di Auschwitz, Lucia Adelsberger, la descrisse più tardi nel suo libro, Auschwitz: Ein Tatsachenbericht:

Le donne che tornavano dal lavoro esauste dovevano marciare a tempo di musica. La musica era ordinata per tutte le occasioni, per i discorsi dei comandanti del campo, per i trasporti e ogni volta che qualcuno veniva impiccato.

Per i suoi servizi, Mandl fu insignita della Croce al Merito di Guerra di 2° classe. Nel novembre 1944, fu assegnata al sottocampo Mühldorf del campo di concentramento di Dachau e Elisabeth Volkenrath divenne capo di Auschwitz, che furono liberati alla fine di gennaio 1945. Nel maggio 1945, Mandl fuggì da Mühldorf nelle montagne della Baviera meridionale per raggiungere il suo luogo di nascita, Münzkirchen.

Imputato Mandl a Cracovia, 1947

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