Miniere d’argento

Moneta ateniese in argento antico, V secolo a.C. British Museum.

L’argento è conosciuto fin dai tempi antichi. L’argento è menzionato nel Libro della Genesi, e i cumuli di scorie trovati in Asia Minore e nelle isole del Mar Egeo indicano che l’argento veniva separato dal piombo già nel IV millennio a.C. Le miniere d’argento di Laurium erano molto ricche e contribuirono a fornire una moneta all’economia dell’antica Atene. Si trattava di estrarre il minerale in gallerie sotterranee, lavare i minerali e fonderli per produrre il metallo. Nel sito esistono ancora elaborate tavole di lavaggio che utilizzano l’acqua piovana tenuta in cisterne e raccolta durante i mesi invernali.

L’estrazione dell’argento dal minerale di piombo era diffusa nella Britannia romana come risultato delle miniere romane subito dopo la conquista del primo secolo d.C.

A partire dalla metà del 15° secolo l’argento cominciò ad essere estratto dai minerali di rame in quantità massicce utilizzando il processo di liquazione, dando impulso alle industrie minerarie e metallurgiche dell’Europa centrale.

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Potosi, scoperta nel 1545, produsse enormi quantità di argento da un unico sito nell’alto Perù. La prima immagine pubblicata in Europa. Pedro Cieza de León, 1553.

L’argento spagnolo reale di Potosí, Bolivia. La quantità d’argento estratta a Potosí e in altre località dell’impero spagnolo portò a una significativa inflazione in Europa.

Vaste quantità d’argento furono portate in possesso delle corone d’Europa dopo la conquista delle Americhe dall’attuale stato messicano di Zacatecas (scoperto nel 1546) e da Potosí (Bolivia, anch’esso scoperto nel 1546), che innescarono un periodo di inflazione in Europa. L’estrazione dell’argento richiedeva grandi quantità di mercurio per estrarre il metallo dal minerale. Nelle Ande, la fonte era la miniera di mercurio di Huancavelica; il Messico dipendeva dal mercurio della miniera di mercurio di Almadén in Spagna. Il mercurio aveva un impatto ambientale molto alto e negativo. L’argento era estremamente prezioso in Cina, divenne una merce globale, contribuendo all’ascesa dell’impero spagnolo. L’ascesa e la caduta del suo valore influenzarono il mercato mondiale.

Nella prima metà del XIX secolo l’attività mineraria cilena riprese a causa della corsa all’argento nella regione del Norte Chico, portando a una maggiore presenza di cileni nel deserto di Atacama e a uno spostamento da un’economia basata sull’agricoltura.

L’estrazione dell’argento fu una forza trainante nell’insediamento del Nord America occidentale, con grandi boom dell’argento e dei minerali associati (soprattutto piombo) nel minerale galena in cui l’argento si trova più comunemente. Notevoli corse all’argento erano in Colorado; Nevada; Cobalt, Ontario; California e la regione Kootenay della Columbia Britannica; in particolare nel Boundary e “Silvery” Slocan. I primi grandi depositi di minerale d’argento negli Stati Uniti furono scoperti al Comstock Lode a Virginia City, Nevada, nel 1859.

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