Monte degli Ulivi

Monte degli Ulivi, arabo Jabal al-Ṭūr, ebraico Har ha-Zetim, cresta calcarea a più vette ad est della Città Vecchia di Gerusalemme e separata da essa dalla Valle di Kidron. Spesso menzionato nella Bibbia e nella letteratura religiosa successiva, è sacro per l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam.

Olivi, Monte degli
Olivi, Monte degli

Monte degli Ulivi, vicino alla città vecchia di Gerusalemme.

© Joshua Haviv/.com

Il picco solitamente considerato come il Monte degli Ulivi propriamente detto è la cima meridionale, 2.652 piedi (808 metri) sul livello del mare. La cima di mezzo (2.645 piedi) è coronata dall’ospedale Augusta Victoria. A nord c’è la cima più alta, comunemente chiamata Monte Scopus (ebraico: Har ha-Ẕofim; arabo: Raʾs al-Mashārif; 2.694 piedi).

Prima menzionato nella Bibbia come “salita del Monte degli Ulivi” (2 Samuele 15), è menzionato nel libro di Zaccaria nella profezia della fine dei giorni (Zaccaria 14).

Il Monte degli Ulivi è spesso menzionato nel Nuovo Testamento. Da esso Gesù entrò a Gerusalemme all’inizio dell’ultima settimana della sua vita (Matteo 21:1; Marco 11:1). Due giorni prima della crocifissione, nel suo cosiddetto discorso dell’Oliveto, egli predice la distruzione di Gerusalemme e la fine del mondo (Matteo 24-25; Marco 13; Luca 21). Il sito tradizionale del Giardino del Getsemani, dove Gesù pregò poco prima di essere tradito da Giuda Iscariota (Matteo 26; Marco 14), è sul versante occidentale. Infine, dopo la Resurrezione, si dice che Gesù sia salito in cielo dal Monte degli Ulivi (Atti 1:9-12); Luca menziona che l’Ascensione avvenne in un luogo lì vicino al villaggio di Betania (Luca 24:50-51).

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A partire almeno dal IV secolo ce, chiese e santuari cristiani sono stati costruiti lì; diverse denominazioni sono ora rappresentate. Una moschea comune e una cappella cristiana esistono sopra il punto in cui molti cristiani e musulmani credono che Gesù sia asceso. Secondo l’antica tradizione ebraica, l’era messianica comincerà sul Monte degli Ulivi, e per questo motivo le sue pendici sono state per secoli il luogo di sepoltura più sacro del giudaismo.

Sul Monte Scopus (nord) la prima pietra dell’Università Ebraica fu posta da Chaim Weizmann nel 1918; il campus fu aperto da Lord Balfour nel 1925. Entro il 1948 erano stati costruiti molti edifici, tra cui la Biblioteca Nazionale e Universitaria Ebraica (1929) e l’Ospedale Universitario Rothschild-Hadassah (1934), uno dei più grandi del Medio Oriente. Dopo la guerra d’indipendenza d’Israele (1948-49), l’area universitaria sul Monte Scopus era un’exclave (porzione staccata) del territorio sovrano israeliano, separata dalla Gerusalemme israeliana dalla Giordania. Dopo la Guerra dei Sei Giorni (giugno 1967), l’intero Monte degli Ulivi passò sotto il dominio israeliano; all’inizio degli anni ’70 il complesso del Monte Scopus fu riparato e fu in uso da varie facoltà universitarie.

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