Sidon

Sidon, arabo Ṣaydā, scritto anche Saida o Sayida, antica città sulla costa mediterranea del Libano e centro amministrativo della muḥāfaẓah (governatorato) di al-Janūb (Libano meridionale). Centro di pesca, di commercio e di mercato per un entroterra agricolo, è servita anche come capolinea mediterraneo dell’oleodotto trans-arabo, lungo 1.069 miglia (1.720 km), proveniente dall’Arabia Saudita, e sede di grandi serbatoi di stoccaggio del petrolio.

Sidon, Libano: Castello crociato
Sidon, Libano: Castello crociato

Castello crociato a Sidone, Libano.

© Ramzi Hachicho/.com

Sidon, una delle più antiche città fenicie, fu fondata nel III millennio a.C. e divenne prospera nel II. È spesso menzionata nelle opere del poeta greco Omero e nell’Antico Testamento; fu governata a turno da Assiria, Babilonia, Persia, Alessandro Magno, i Seleucidi di Siria, la dinastia tolemaica d’Egitto e i Romani. A quel tempo Sidone era famosa per le sue tinture di porpora e le sue vetrerie. Erode I il Grande abbellì la città e Gesù la visitò. Durante le Crociate, Sidone passò di mano diverse volte e fu distrutta e ricostruita. Sotto il dominio ottomano, fiorì quasi continuamente per 400 anni a partire dal 1517, specialmente nel XVII secolo sotto Fakhr ad-Dīn II, un amīr druso semi-indipendente. I francesi svilupparono Sidone come porto per Damasco; nel 1791, tuttavia, il governatore ottomano del Libano, Aḥmad al-Jazzār, cacciò i mercanti francesi dalle sue porte, uccidendo così in gran parte il suo commercio. Nel 1837 la città fu devastata da un terremoto, ma fu ricostruita.

Una grande necropoli ha restituito numerosi sarcofagi (bare di pietra), compresi quelli di due re sidoni del periodo fenicio, Eshmunazar e Tennes, e il famoso sarcofago di Alessandro, raffigurante scene di battaglia e di caccia, ora a Istanbul. Altre rovine includono due castelli crociati e il tempio fenicio di Eshmun (Eachmoun).

Un’autostrada e una ferrovia collegano Sidone con Beirut, 25 miglia a nord. La città ha una considerevole comunità cristiana (maronita). Molti residenti sono rifugiati palestinesi. Pop. (2003 est.) 149.000.

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