Telemetro

Parallasse del mirino

Esempio di immagine non messa a fuoco e messa a fuoco nella finestra del telemetro

Il mirino di una macchina fotografica a telemetro è sfalsato rispetto all’obiettivo di ripresa in modo che l’immagine vista non sia esattamente quella che verrà registrata sulla pellicola.l’obiettivo di ripresa, per cui l’immagine vista non è esattamente quella che verrà registrata sulla pellicola; Questo errore di parallasse è trascurabile a grandi distanze dal soggetto, ma diventa significativo al diminuire della distanza. Per la fotografia estremamente ravvicinata, la fotocamera a telemetro è scomoda da usare, poiché il mirino non punta più sul soggetto.

Le fotocamere a telemetro più avanzate proiettano nel mirino una cornice luminosa che si muove quando l’obiettivo viene messo a fuoco, correggendo l’errore di parallasse fino alla distanza minima alla quale il telemetro funziona. L’angolo di vista di un dato obiettivo cambia anche con la distanza, e le cornici luminose nei mirini di alcune fotocamere si regolano automaticamente anche per questo.

Al contrario, il percorso del mirino di una reflex trasmette un’immagine direttamente “attraverso l’obiettivo”. Questo elimina gli errori di parallasse a qualsiasi distanza del soggetto, permettendo così la fotografia macro. Elimina anche la necessità di avere mirini separati per diverse lunghezze focali dell’obiettivo. In particolare, questo permette di utilizzare teleobiettivi estremi che altrimenti sarebbero molto difficili da mettere a fuoco e comporre con un telemetro. Inoltre, la vista attraverso l’obiettivo permette al mirino di visualizzare direttamente la profondità di campo per una data apertura, cosa che non è possibile con un design a telemetro. Per compensare questo, gli utenti del telemetro spesso usano la messa a fuoco a zona, che è particolarmente applicabile all’approccio rapido alla fotografia di strada.

Lenti grandi bloccano il mirinoModifica

Le lenti più grandi possono bloccare una parte della vista attraverso il mirino, potenzialmente una parte significativa. Un effetto collaterale di questo è che i progettisti di lenti sono costretti a usare design più piccoli. I paraluce usati per le fotocamere a telemetro possono avere una forma diversa da quelli di altre fotocamere, con aperture tagliate per aumentare l’area visibile.

Difficoltà di integrazione degli obiettivi zoomModifica

Il design del telemetro non è facilmente adattabile all’uso di obiettivi zoom, che hanno un campo visivo continuamente variabile. L’unico vero obiettivo zoom per le fotocamere a telemetro è il Contax G2 Carl Zeiss 35-70 mm Vario-Sonnar T* Lens con mirino zoom integrato. Pochi obiettivi, come il Konica M-Hexanon Dual o il Leica Tri-Elmar, permettono all’utente di scegliere tra due o tre lunghezze focali; il mirino deve essere progettato per funzionare con tutte le lunghezze focali di qualsiasi obiettivo usato. Il telemetro può diventare disallineato, portando a una messa a fuoco errata.

Storicamente poco appariscenteModifica

Le fotocamere a telemetro sono spesso più silenziose, in particolare con gli otturatori a foglia, e più piccole dei modelli SLR concorrenti. Queste qualità una volta rendevano le telemetrie più attraenti per la fotografia teatrale, per alcuni ritratti, per la fotografia candida e di strada, e per qualsiasi applicazione in cui una reflex è troppo grande o ingombrante. Tuttavia, oggi le fotocamere digitali mirrorless sono capaci di eccellenti prestazioni in condizioni di scarsa luminosità, sono molto più piccole e completamente silenziose, quindi il vantaggio storico delle telemetrie sta diminuendo.

Assenza di specchioModifica

L’assenza di uno specchio permette all’elemento posteriore degli obiettivi di proiettare in profondità nel corpo macchina, rendendo gli obiettivi grandangolari di alta qualità più facili da progettare. L’obiettivo Voigtländer 12 mm è l’obiettivo rettilineo più ampio in produzione generale, con un angolo di vista di 121 gradi; solo recentemente sono diventati disponibili obiettivi SLR equivalenti, anche se otticamente inferiori. L’assenza di uno specchio significa anche che gli obiettivi a telemetro hanno il potenziale per essere significativamente più piccoli degli obiettivi equivalenti per le reflex, poiché non hanno bisogno di ospitare l’oscillazione dello specchio. Questa capacità di avere obiettivi e corpi macchina di alta qualità in una forma compatta ha reso le fotocamere Leica e altre telemetrie particolarmente attraenti per i fotogiornalisti.

Non essendoci uno specchio mobile, come nelle reflex, non c’è un oscuramento momentaneo del soggetto fotografato.

Campo visivoModifica

I mirini a telemetro hanno solitamente un campo visivo un po’ più grande dell’obiettivo in uso. Questo permette al fotografo di essere in grado di vedere cosa succede fuori dall’inquadratura, e quindi di anticipare meglio l’azione, a scapito di un’immagine più piccola. Inoltre, con i mirini con ingrandimenti superiori a 0,8x (ad esempio alcune fotocamere Leica, la Epson RD-1/s, la Canon 7, la Nikon S, e in particolare la Voigtländer Bessa R3A e R3M con il loro ingrandimento 1:1), i fotografi possono tenere entrambi gli occhi aperti e vedere effettivamente una cornice fluttuante del mirino sovrapposta alla loro vista reale. Questo tipo di visione a due occhi è possibile anche con una reflex, usando una lunghezza focale dell’obiettivo che risulta in un ingrandimento netto del mirino vicino a 1,0 (di solito una lunghezza focale leggermente più lunga di un obiettivo normale); l’uso di una lunghezza focale molto diversa risulterebbe in un mirino con un ingrandimento diverso dall’occhio aperto, rendendo impossibile la fusione delle immagini. C’è anche la differenza del livello dell’occhio, poiché l’occhio che guarda nel mirino in realtà vede l’inquadratura da un po’ più in basso dell’altro occhio. Questo significa che l’immagine finale percepita dallo spettatore non sarà totalmente uniforme, ma piuttosto inclinata su un lato. Questo problema può essere aggirato scattando in posizione verticale (cioè ritratto), stile di ripresa e inquadratura permettendo.

Uso dei filtriModifica

Se si usano filtri che assorbono molta luce o cambiano il colore dell’immagine, è difficile comporre, visualizzare e mettere a fuoco su una reflex, ma l’immagine attraverso un mirino a telemetro non ne risente. D’altra parte, alcuni filtri, come i filtri graduati e i polarizzatori, sono meglio usati con le reflex perché gli effetti che creano devono essere visti direttamente.

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