Ci sono due domande che hanno perseguitato gli aspiranti astronomi per decenni: “Perché la nostra galassia si chiama Via Lattea?” e “Ha qualcosa a che fare con la deliziosa barretta di cioccolato?”
Lungo tempo fa, i romani chiamarono la galassia “via lactea”, che si traduce in “strada del latte”. I romani la chiamarono via lactea proprio perché assomiglia a una chiazza di cielo lattiginoso sopra la Terra di notte.
Ma i romani non furono i primi a dare un nome alla galassia. I romani presero il nome dai greci, che la chiamarono galaxias kyklos, che si traduce in “cerchio lattiginoso”.
Secondo il mito greco, Zeus portò a casa suo figlio Era per farla allattare mentre lei dormiva. Ad Era non piaceva Eracle, soprattutto perché il bambino era mezzo mortale ed era il risultato di una relazione di Zeus. Quando Hera si svegliò, spinse rapidamente via Eracle, il che causò la fuoriuscita di alcune gocce di latte nel cielo notturno.
Scientificamente, la macchia di luce brillante è il risultato dell’osservazione di una banda concentrata di miliardi di stelle diverse nella nostra galassia. Quando guardiamo il cielo notturno, osserviamo la galassia dal suo lato. Questa vista crea l’arco luminoso di luce che conosciamo come la Via Lattea.
Altre culture hanno nomi diversi per la Via Lattea. In Germania, la galassia è chiamata “Milchstrasse” e i norvegesi la chiamano “Melkeveien”.
Frank Mars inventò la barretta di cioccolato Via Lattea dopo tre anni di ricerca nel 1923. Fu la prima barretta di cioccolato ripiena. Il sapore del ripieno fu ispirato dal frullato di cioccolato e malto che era popolare all’epoca. Quando Frank Mars diede il nome alla barretta, la chiamò la Via Lattea per via del suo ripieno simile al frullato.