Disfunzione endoteliale

AterosclerosiModifica

La disfunzione endoteliale può essere coinvolta nello sviluppo dell’aterosclerosi e può precedere la patologia vascolare.

Ossido nitricoModifica

L’ossido nitrico (NO) sopprime l’aggregazione piastrinica, l’infiammazione, lo stress ossidativo, la migrazione e proliferazione delle cellule muscolari lisce vascolari e l’adesione dei leucociti. Una caratteristica della disfunzione endoteliale è l’incapacità delle arterie e delle arteriole di dilatarsi completamente in risposta a uno stimolo appropriato, come la nitroglicerina esogena, che stimola il rilascio di vasodilatatori dall’endotelio come NO. La disfunzione endoteliale è comunemente associata a una diminuita biodisponibilità di NO, che è dovuta a un’alterata produzione di NO da parte dell’endotelio o all’inattivazione di NO da parte delle specie reattive dell’ossigeno.

Test e diagnosiModifica

Nella circolazione coronarica, l’angiografia delle risposte delle arterie coronarie agli agenti vasoattivi può essere usata per testare la funzione endoteliale, e la pletismografia dell’occlusione venosa e l’ecografia sono usate per valutare la funzione endoteliale dei vasi periferici nell’uomo.

Un metodo non invasivo per misurare la disfunzione endoteliale è la % di dilatazione mediata dal flusso (FMD) come misurata da Brachial Artery Ultrasound Imaging (BAUI). Le misure attuali della funzione endoteliale tramite FMD variano a causa di fattori tecnici e fisiologici. Inoltre, una correlazione negativa tra la percentuale di dilatazione mediata dal flusso e la dimensione dell’arteria di base è riconosciuta come un problema di scala fondamentale, che porta a stime distorte della funzione endoteliale.

Un dispositivo non invasivo, approvato dalla FDA per misurare la funzione endoteliale che funziona misurando l’indice di iperemia reattiva (RHI) è EndoPAT di Itamar Medical. Ha dimostrato una sensibilità dell’80% e una specificità dell’86% per diagnosticare la malattia coronarica rispetto al gold standard, l’angiogramma con acetilcolina. Questo risultato suggerisce che questo test periferico riflette la fisiologia dell’endotelio coronarico.

Siccome il NO mantiene un basso tono e un’alta compliance delle piccole arterie a riposo, una riduzione della compliance delle piccole arterie dipendente dall’età è un marker di disfunzione endoteliale che è associato a cambiamenti sia funzionali che strutturali nel microcircolo. La compliance o la rigidità delle piccole arterie può essere valutata semplicemente e a riposo e può essere distinta dalla rigidità delle grandi arterie con l’uso dell’analisi delle onde di polso.

Disfunzione endoteliale e stentModifica

L’impianto di stent è stato correlato con la compromissione della funzione endoteliale in diversi studi. Gli stent a eluizione di Sirolimus sono stati precedentemente utilizzati perché hanno mostrato bassi tassi di restenosi in-stent, ma ulteriori indagini hanno dimostrato che spesso compromettono la funzione endoteliale negli esseri umani e peggiorano le condizioni. Un farmaco usato per inibire la restenosi è iopromide-paclitaxel.

Riduzione del rischioModifica

Il trattamento dell’ipertensione e dell’ipercolesterolemia può migliorare la funzione endoteliale nelle persone che assumono statine (inibitore della HMGCoA-reduttasi), e inibitori del sistema renina-angiotensina, come gli ACE inibitori e gli antagonisti del recettore dell’angiotensina II.

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