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Nel JRSM di marzo, Richard Krysztopik ha presentato un dilemma diagnostico. Qui registra il risultato. I nomi di coloro che hanno offerto la diagnosi corretta, e il vincitore del premio estratto da un cappello, saranno annunciati nel prossimo numero

Il paziente, un uomo di 61 anni con diabete di tipo 2, era stato presentato con esitazione della minzione, scarso flusso, ematuria e disuria. La pneumaturia non è stata riportata. All’esame l’addome era disteso e timpanitico; la prostata era leggermente ingrossata e liscia. L’urina conteneva l’1% di glucosio e al microscopio erano presenti batteri Gram-negativi. Sono stati prescritti antibiotici.

La radiografia addominale ha rivelato una massiccia struttura piena di gas, apparentemente proveniente dalla pelvi, ed è stata suggerita una diagnosi di volvolo cecale. In colonscopia, il colon distale è apparso normale. Al clistere di bario, il contrasto scorreva liberamente fino al colon ascendente ma nessuno raggiungeva il cieco (Figura 1).

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Radiografia addominale

La caecostomia è stata intrapresa attraverso un’incisione a griglia destra. Entrando nella cavità peritoneale si è incontrato un grande viscere liscio, nel quale è stato inserito un catetere a palloncino e fissato con una sutura a cordoncino. Il gas è stato rilasciato e il viscere si è sgonfiato; successivamente il pus e poi l’urina sono stati drenati da esso. Quando la soluzione di contrasto è stata instillata lungo il tubo, le radiografie hanno rivelato una cavità irregolare nella pelvi anteriore al retto. L’urografia endovenosa ha mostrato una dilatazione pelvico-cefalica bilaterale, con una vescica ad alta capacità che si riempiva facilmente e che corrispondeva topograficamente alla struttura piena di gas vista sulle radiografie originali. Alla cistoscopia la vescica era edematosa e c’era un moderato ingrandimento dei lobi mediani e laterali della prostata.

La prostata è stata resecata per via transuretrale e l’esame istologico del materiale ha mostrato un’ipertrofia prostatica benigna con focolai di infezione cronica e cistite cronica con follicoli linfoidi prominenti nella lamina propria. Alla coltura delle urine cresceva l’Escherichia coli. Il tubo addominale è stato rimosso e il paziente si è ripreso senza incidenti.

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